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venerdì 27 aprile 2018

sguardi


DI SGUARDI

Navigando l’antico naufragare
su nuvolette di letti in affitto o
nel vuoto poemetto – di parole
gli echi spandono le remote icone

da fogli vecchi bruciati d’argento
legioni di morgane diramano
gli sguardi sempre persi negli specchi

già convessi gli occhi ardono
e nello sfoco cade l’adunco
cogliersi del sé da solo.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/2001

domenica 1 ottobre 2017

erra fermo

A SCORDATE DISTANZE

Spesso flottante erra fermo 
a musicali percorsi il pensiero

verso l’andante morgana al piano
forte – nel vano madrigale ferma 
mano afferra: come se fosse chioma
di liscia chimera ai versi l’arrovescia

e da sirena carne si spoglia
nel sovrano amore di carta
nel silenzio morbido del foglio
la brama liquefatta naufraga

lontana nell’intonata stanza 
di quiete sonante lievita 
e d’armonie dolci scodella
calde fragranze musicali 

mentre colmo la dissonante distanza
con le rimette di queste mute stanze.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

sabato 17 giugno 2017

lenze donzelle


PESCATORE D’INGANNI

Di notte sillabo scogliere
dove le voci s’infrangono
spargo di noi il pelago piano e
squame di colmo iato insacco

sul rigo fiacco di carta e pelle
da lemmi all’infinito affiorano 
abbagli e canti di lenze donzelle

già sveglio da luoghi di pelago 
mi meno – fatto gabbiano veleggio
su apice astrale di segno morgano

verbale vertigine prueggio
lontano – su vocali sirene
verso predicato d’uragano.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

mercoledì 9 marzo 2016

rosso lembo


CARE DONNE LONTANE 

ogni giorno è un perdersi
se a raggiungermi albergo
su fogli d’intorte parole
la notte sfoglia le ore

di pagane follie
in voi fan colme fantasie
come quelle che a incanto di dei
svelano per~versi pensieri

in carne a curve rime
ammaliando parole
delizie coniugate
dal giardino di grembo lontano

ed io di carta declino
sulle labbra della notte
di colore rosso lembo

le sillabe del mattino.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

martedì 17 giugno 2014

di-aria

da Diario Di Aria
206 fotografie-performance - diario di viaggio in 11 atti per le rive del Nord e del Sud


DIARIO DI-ARIA

note dal bordo per L.M
Di sole profumata
nell’ombra illuminata
tra mare e sassi
rilassata serena sirena!

Convessa ondina
di liquido di seta
di schiuma protegge
chi nel lato emerge.

Dal bordo deciso
nella deriva aspetta
mare che porta
una zattera. Morta?

Luna levigata
pelle ondulata
senni intrecciati
di latta bagnata.

Luna pelosa
casa prodigiosa
entra lo sguardo
appare la sposa.

intrecciata e~lavata
trama quadrata~non salva~la cassa girata
trama spigata fronda spezzata palla maculata
gabbia sradicata sacco di~chele
secchio~rigato guanto~imbottigliato

messaggio arrivato!

angolo di~cassa palla~di piume?
frammenti di~mele rovi di trine
cassa di cola spine~di casa~casa~di spine
intrecci di~rami pupa seduta pupa sdraiata
cassetta voltata camera bucata
latta plasticata mano arenata

bambino ombrato
fa cenno col capo
rami~di trine pelle di~spine
sacco di~testa perduta
nassa scassata lampadina fulminata
zoccolo di fata bandiera inclinata pozione avvelenata

magia salvata!

Capro addormentato
nella casa vuota catturato
nel tranello si riflette
chi l’inganno ti promette.

Luna calpestata
su le orme ti ho inseguita
fra luci e oscurità
nell’ombra dell’ambiguità.

croce trafitta pinna abbandonata
valigia scoperchiata ala ondulata~di plastica scassata
porta rullino vasino

allontanata~arrotondata~avvicinata poltrona abbandonata
cavallino da bambino
allonatanato~arrotondato~avvicinato cappotto perduto

Nella trama fermàti
per il falso uniti
nel riflesso si è prostrato
il dolore che hai celato.

frutta selecta casa difetta
padre madre prole
senza parole

Sul trono si è posata
la stirpe ha diviso
di lato sdraiata
l’occhio si è reciso.

Di spalle si scruta
nel cerchio spezzato
l’enigma è s~velato
lo sguardo si è voltato.

Famiglia naufragata
nell’origine si è cercata
la finzione non proietta
e la maschera è offerta.

Di spalle è tornata
la poltrona è occupata
il padre progetta
il tempo disdetta.

Nello specchio velato
l’abbraccio negato
il figlio si è creato
la speranza ti ha donato.

La magia è fatta!
e lo sguardo riflette
il vuoto specchio
che Narciso ti dette.
 
Finalmente sedotti
sulla riva sdoppiati
di spalle corriamo
mentre il volo prendiamo

nell’ombra
che nella caduta bramiamo.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

mercoledì 8 gennaio 2014

nel tuo letto

G. Nigretti dalla serie Affichage Interdit

SUL CONFINE TRACCIATO

Serata serena suadente seducente
nella bocca tua seguendo pericoli
aleggiavo senza filtri sulle tue reti

Mercoledì ho sorseggiato te miele
con l’agro dei limoni dolci spaccati
nello zucchero velato degli specchi

Raso rosa fra le rasate labbra
            e fiumante mi versavo nelle tue
tazzine di velluto notte blu

Di parole amanti e di pensieri colanti
ci rigiriamo umidi sul confine tracciato

Poi ho iniziato a succhiare le zollette
sfogliando alveari nel tuo letto annoiato.

G. Nigretti da Derive Deserte 1994/2001

domenica 13 ottobre 2013

dal bordo


DESERTO
 Io, nomade smarrito
Su deserti convessi
Inseguo il sogno

Fra vuote distese
Periferie del corpo
Dal bordo mi guardano

Il volto naufragando
Solitario si esilia
Sul punto di attracco

Di luce si svuota
Nei riflessi di ogni deriva
Inseguo l'ombra

Tra amori e tramonti
Esplorando indugio
Ne l'arena. Ultima?

Fra arresti ed enigmi
Doppio l'occhio
Del capro putrefatto

Guardo stupefatto
Dai percorsi rifiuti
Inseguo la nostalgia

Nuda sul mio corpo
L’ombra si specchia
Su la scena scoperta

Il suo occhio nasconde
Nei piedi miei di nomade
Rivede se stessa

Soglia di dolore
L’effige sua attraverso
Inseguo la meraviglia

Svolgendomi da la sfinge
Ogni pietra scruto
Nei frammenti del mondo
Incrocio la follia
Della lucida trappola
Il limite vacilla

Negli specchianti ritratti
Brillano crudeli rimandi
Inseguo l’oblio

Da laterali triangolazioni
Osservanti indiscrete
Accanto mi squadrano

Quando cado
Da luoghi di transito
Incontro te

Nascosto nel tuo riflesso
Pungenti stelle ho sognato
Inseguo lo sguardo

Stasi del lutto
Profili obliqui passano
Fra lividi cieli

Fuggono ritorsioni
Nei labirinti del risveglio
Lo specchio si é voltato

Di spalle offre il volo
Sul precipizio del mare
Inseguo la voce

Di vita fluisce lontano
Verso l’eterno naufragio
In desolate costellazioni

Coniugo parole
D’infiniti silenzi
Inseguo orizzonti.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

venerdì 2 agosto 2013

donzelle


PESCATORE D’INGANNI

Di notte seggo scogliere
dove le voci s’infrangono
spargo di noi il pelago specchio
– raggi e ruggine insacco

fra le alghe nere
emergono stelle e
lenze donzelle di mare
miraggi di aria slamano

a piombo mi lancio
fra gli orizzonti del cielo
fatto gabbiano veleggio
sovrano di vento

m’innalza un canto
a vertigini di sirena le ali
m’invola reale
in naufragio d’uragano.

G. Nigretti da Derive deserte 1994/01

venerdì 11 gennaio 2013

per la bellissima


Mariangela Melato

NEL SILENZIO DEGLI OCCHI


ieri ero spoglio
di questo foglio
nudo

di voce lo sguardo sfiorava
la lattea forma reale
dal taglio della tua maglia.
Il pelo tuo le mani bagnava.

Oggi di nerofumo la parola dipinge
la forma della voce tua su l’acqua
asciutta di questa pagina morta.

Nel silenzio degli occhi
da le oscure maree indifesi
vorrei udirti – come i densi corpi
nei dedali nudi dei tuoi fluidi pensieri.

G. Nigretti da Derive amate

mercoledì 27 giugno 2012

fatto gabbiano


PESCATORE D’INGANNI

Di notte, seggo scogliere
dove i sogni s’infrangono
di ami spargo il pelago specchio
– raggi e ruggine insacco.

Dalle onde emergono stelle
e lenze donzelle slamano miraggi
di orizzonti – a piombo mi lancio
nel sogno veleggio – fatto gabbiano
nel vento di sirena m’innalza un canto
soave su vertigini m’invola – le ali
in ferale naufragio d’uragano.

G. Nigretti da Derive amate

giovedì 8 marzo 2012

DONNE LONTANE

DONNE LONTANE


Ogni giorno perdo il tempo
dove cerco di raggiungermi
l’anima nei fogli s’arrotola
e sfugge
nei vostri sguardi fa desiderio
come di pagana follia a incanto d’eroi

e ti penso
e vi penso care donne lontane
a parole le sillabe mi baciate
a luna serale mi ammaliate
nel giardino della notte a delizie
di grembo non siete e declino
su le tue labbra di rosso rossetto
miraggi di un altro vano mattino
DUKHA Danza il dolore. KALAKSHETRA (Madras)
ripresa video di Nicola Licciardello