G. Nigretti, da Di luce vera, 2017 |
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sabato 15 gennaio 2022
venerdì 12 novembre 2021
lunedì 21 giugno 2021
domenica 7 marzo 2021
domenica 14 febbraio 2021
lunedì 1 gennaio 2018
quando morgano
DALL’ALTO
piano segnano i lieti lumi
lì di luna la riva antica
per il confinato cammino
– al bianco cominciamento –
senza più fiato da cogliere e
senza di fianco cadere a
cantare del dì la caglia fatica:
quando morgano è l’icantamento
e l’arcano andare s’è già calmato.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
giovedì 2 novembre 2017
vuoto
SUL FILO
Mai luce non c’è qui di vero
dalla sponda dell’orfeo stare
dove mare mai a marea sale
– su foriera ora di nostra vita –
che sul filo torto della sera
sta in attesa del buio porto:
muto nulla di sparuto volto
uguale ad un lume d’albori spento
che a paura ci porta il guardo vuoto.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
lunedì 21 agosto 2017
muti frammenti
è forte di notte il rumore
del fumo di stelle cadenti
– che ritornano morte in mano –
senza voce di luce e né cenere
nel grumo dei muti frammenti
già d’umano fratture spente
di fervore che non bruciamo
il dolore spesso noi siamo
in un altro che non odiamo.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
lunedì 14 agosto 2017
sol vedere
PER NOI
ora che il mare è un vuoto stare
in esilio il bel giglio qui muore
bianco l’immoto sole muto sale
– dove le nuvole vanno a danzare –
in attesa del diluvio universale:
già speranza di remoto stupore
per noi che vogliamo sol vedere
da spume vere nel vento tornare
la dea che su carta portò chimere.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
ora che il mare è un vuoto stare
in esilio il bel giglio qui muore
bianco l’immoto sole muto sale
– dove le nuvole vanno a danzare –
in attesa del diluvio universale:
già speranza di remoto stupore
per noi che vogliamo sol vedere
da spume vere nel vento tornare
la dea che su carta portò chimere.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
venerdì 2 giugno 2017
la mano
A VISO DISTESO
Noi che come i morti viviamo
in un mondo di notte strano e
senza dubbio altero pensiamo
che sia quello più del dì il vero
sperando poi di ritrovarlo intero
– come la mela che in eden seduce –
dove l’innocente eva è la mano:
che scende e spenge la luce letale
a viso disteso in sogno immortale.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
venerdì 31 marzo 2017
per un dì
D’ANDATO MARZO
è qui passato un nugolo di ore e
di foglie morte da quel passare
– la luce d’assorte soglie –:
con lo sguardo dell’andare, o
con ferma parola di stare
in spenta forra ad aspettare
d’andato marzo primavera
e quel che ora ci resta è la sola
poesiola, per un dì che s’invola.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
è qui passato un nugolo di ore e
di foglie morte da quel passare
– la luce d’assorte soglie –:
con lo sguardo dell’andare, o
con ferma parola di stare
in spenta forra ad aspettare
d’andato marzo primavera
e quel che ora ci resta è la sola
poesiola, per un dì che s’invola.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
lunedì 20 marzo 2017
cava parusia
I SANDALI
Furono presi per l’andare solo e
di cava parusia al baio mare:
ma ebbero verbo nel latteo buio
di quella corsia di chirurgia;
e là – pur se corto di voce e carte –
fu eguale a quell’aereo tumulto
dell’orfeo stolto al paruto volto
di ieri, già lumera d’amor straniero
come l'astro spento che vaga in cielo.
G. Nigretti da Derive di luce 2017
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