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lunedì 1 gennaio 2018

quando morgano


DALL’ALTO

piano segnano i lieti lumi
lì di luna la riva antica
per il confinato cammino
al bianco cominciamento
senza più fiato da cogliere e
senza di fianco cadere a
cantare del dì la caglia fatica:

quando morgano è l’icantamento
e l’arcano andare s’è già calmato.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

giovedì 2 novembre 2017

vuoto


SUL FILO

Mai luce non c’è qui di vero
dalla sponda dell’orfeo stare
dove mare mai a marea sale 
su foriera ora di nostra vita
che sul filo torto della sera 
sta in attesa del buio porto:
muto nulla di sparuto volto 

uguale ad un lume d’albori spento
che a paura ci porta il guardo vuoto.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

lunedì 21 agosto 2017

muti frammenti

NEL GRUMO

è forte di notte il rumore
del fumo di stelle cadenti
che ritornano morte in mano – 
senza voce di luce e né cenere 
nel grumo dei muti frammenti
già d’umano fratture spente
di fervore che non bruciamo

il dolore spesso noi siamo 
in un altro che non odiamo.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

lunedì 14 agosto 2017

sol vedere

PER NOI

ora che il mare è un vuoto stare
in esilio il bel giglio qui muore
bianco l’immoto sole muto sale
dove le nuvole vanno a danzare – 
in attesa del diluvio universale:
già speranza di remoto stupore
per noi che vogliamo sol vedere

da spume vere nel vento tornare
la dea che su carta portò chimere.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

venerdì 2 giugno 2017

la mano







A VISO DISTESO

Noi che come i morti viviamo
in un mondo di notte strano e
senza dubbio altero pensiamo
che sia quello più del dì il vero
sperando poi di ritrovarlo intero
come la mela che in eden seduce
dove l’innocente eva è la mano:

che scende e spenge la luce letale 
a viso disteso in sogno immortale.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

venerdì 31 marzo 2017

per un dì

D’ANDATO MARZO

è qui passato un nugolo di ore e
di foglie morte da quel passare
la luce d’assorte soglie –:
con lo sguardo dell’andare, o
con ferma parola di stare
in spenta forra ad aspettare
d’andato marzo primavera

e quel che ora ci resta è la sola
poesiola, per un dì che s’invola.

G. Nigretti da Derive di luce 2017

lunedì 20 marzo 2017

cava parusia


I SANDALI

Furono presi per l’andare solo e
di cava parusia al baio mare:
ma ebbero verbo nel latteo buio 
di quella corsia di chirurgia; 
e là – pur se corto di voce e carte
fu eguale a quell’aereo tumulto
dell’orfeo stolto al paruto volto

di ieri, già lumera d’amor straniero
come l'astro spento che vaga in cielo.

G. Nigretti da Derive di luce 2017