da Diario Di Aria 206 fotografie- |
DIARIO DI-ARIA
note dal bordo per L.M
Di sole profumata
nell’ombra illuminata
tra mare e sassi
rilassata serena sirena!
Convessa ondina
di liquido di seta
di schiuma protegge
chi nel lato emerge.
Dal bordo deciso
nella deriva aspetta
mare che porta
una zattera. Morta?
Luna levigata
pelle ondulata
senni intrecciati
di latta bagnata.
Luna pelosa
casa prodigiosa
entra lo sguardo
appare la sposa.
intrecciata e~lavata
trama quadrata~non salva~la cassa girata
trama spigata fronda spezzata palla maculata
gabbia sradicata sacco di~chele
secchio~rigato guanto~imbottigliato
messaggio arrivato!
angolo di~cassa palla~di piume?
frammenti di~mele rovi di trine
cassa di cola spine~di casa~casa~di
spine
intrecci di~rami pupa seduta pupa sdraiata
cassetta voltata camera bucata
latta plasticata mano arenata
bambino ombrato
fa cenno col capo
rami~di trine pelle di~spine
sacco di~testa perduta
nassa scassata lampadina fulminata
zoccolo di fata bandiera inclinata pozione avvelenata
magia salvata!
Capro addormentato
nella casa vuota catturato
nel tranello si riflette
chi l’inganno ti promette.
Luna calpestata
su le orme ti ho inseguita
fra luci e oscurità
nell’ombra dell’ambiguità.
croce trafitta pinna abbandonata
valigia scoperchiata ala ondulata~di plastica
scassata
porta rullino vasino
allontanata~arrotondata~avvicinata poltrona abbandonata
cavallino da bambino
allonatanato~arrotondato~avvicinato cappotto perduto
Nella trama fermàti
per il falso uniti
nel riflesso si è prostrato
il dolore che hai celato.
frutta selecta casa difetta
padre madre prole
senza parole
Sul trono si è posata
la stirpe ha diviso
di lato sdraiata
l’occhio si è reciso.
Di spalle si scruta
nel cerchio spezzato
l’enigma è s~velato
lo sguardo si è voltato.
Famiglia naufragata
nell’origine si è cercata
la finzione non proietta
e la maschera è offerta.
Di spalle è tornata
la poltrona è occupata
il padre progetta
il tempo disdetta.
Nello specchio velato
l’abbraccio negato
il figlio si è creato
la speranza ti ha donato.
La magia è fatta!
e lo sguardo riflette
il vuoto specchio
che Narciso ti dette.
Finalmente sedotti
sulla riva sdoppiati
di spalle corriamo
mentre il volo prendiamo
nell’ombra
che nella caduta bramiamo.
G. Nigretti da Derive deserte 1994/01
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