17 GIUGNO
Neri rondoni squassavano
le bianche terrazze in giro
giocando, il chiaro vespro
su l’odorosa Chjazze du Pèsce
i pescivendoli a voci rotte
pescavano, gli ultimi omini
smenando belle sode sardelle
e le ultime audaci seppie novelle.
In punta di piedi sorrisi, di fiato
sul limpido vetro disegnandoli
aspettavo, il tuo sempre buono
da le ombre in piazza di ritorno
sempre atteso, da quelli che avevi
oggi venduto per felini e pecorini.
...
G. Nigretti, frammento di 17 GIUGNO da Derive eretiche