G. Nigretti, da Di sogni d'orfeo, 2013 |
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martedì 22 febbraio 2022
domenica 25 marzo 2018
letture
che da ogni soglia
già m’attornia
e la piaga slarga
e da carne spurga
animata scoria
che da ogni doglia
qui m’attornia
e memoria porta
che su carta accaglia
la parola morta.
G. Nigretti da Derive d'Orfeo 2013
IN DIFESA DEI POETI di Niels Hav
Cosa dobbiamo farcene dei poeti?
La vita è dura per loro
sembrano così penosi vestiti di nero,
pallidi per i tormenti interiori.
La Poesia è un'orribile malattia
un cammino infettato dai lamenti
le urla contaminano l’aria come
scorie nucleari della mente. È così nevrotica!
La Poesia è un tiranno
che non lascia dormire di notte e rovina i matrimoni
che sospinge in baite desolate nel bel mezzo dell’inverno
dove loro si rannicchiano, sofferenti, con cappelli
e sciarpe pesanti.
Che tortura!
La Poesia è una pestilenza
è peggio dello scolo, una terribile vergogna.
Essere considerati poeti è dura,
siate pazienti con loro!
Sono isterici come se stessero aspettando
dei gemelli
digrignano i denti quando dormono, mangiano male
e erbe. Rimangono esposti per ore al vento ululante
tormentati da metafore sbalorditive.
Ogni giorno è sacro per loro.
Vi prego, abbiate pietà dei poeti
sono ciechi e sordi
aiutateli nel traffico quando barcollano
nella loro invisibile menomazione
che ricorda ogni sorta di miserie. Ogni
tanto uno di loro si ferma
per ascoltare una sirena lontana.
Mostrate considerazione per loro!
I poeti sono come bambini malati
seguiti da casa dall’intera famiglia.
Pregate per loro
sono nati infelici
le loro madri li hanno compatiti
hanno cercato l’aiuto di medici e avvocati,
infine hanno rinunciato
per paura di perdere la testa.
Compiangete i poeti!
Nulla può salvarli.
Contagiati dalla poesia, come lebbrosi isolati
sono rinchiusi nel proprio mondo fantastico
un macabro ghetto pieno di demoni
e fantasmi vendicativi.
Quando durante una limpida giornata estiva, col
sole splendente
vedete un povero poeta
uscire di casa barcollante, esangue
come un cadavere e stravolto dalle meditazioni
avvicinatevi ed aiutatelo!
Allacciategli le scarpe, portatelo
al parco e aiutatelo a sedersi su una panchina
al sole. Cantategli qualcosa
comprategli un gelato e raccontategli una storia
perché è così triste.
La poesia lo ha completamente rovinato.
Traduzione di Hanne Bech & Gaetano Longo
giovedì 18 giugno 2015
da un-bel-po’
AL DECOLLO
quella notte ero un po’ morto
nel poliptòto controllo
e la mano dall’ipàllage flagellata
nel fridZi2dEr d’amore giaceva
tutta caglia d’aferesi e deiezioni
già indicibili anacoluti per il decollare
a viva carne dagli ossimòri varchi
la fioraia infilava le occasioni
ad ogni persona la macellaia pesava
il pleonasmo attraversare
e la sarta già tagliava i vecchi
bagagli a mano e tutte le sincope passioni
non più diastole dissi che era presto
per essere sfogliato
negli specchi di carta senza le prefazioni
ma mi ero, da un-bel-po’, quasi traslato.
G. Nigretti da Derive d'orfeo 2013
domenica 29 marzo 2015
lucciole
"La Luce " Giornata Mondiale della Poesia 2015 - ZuBar di Palazzo Zuchermann Padova (Cabianca, Nigretti) |
LE LUCCIOLE
Quando
spenta si è ogni luce
Quando
l’ultimo sguardo là volge
Di
fronte, sempre voi sole scorge
Dell’urbano
incolore già stupore.
Quando
la notte lenta ci porta
Verso
quella sola terra nostra
Di sogni
d’orfeo e molle orrore
Ci guardate?
Come le
altissime mute sorelle
E dall’uguale
velo tutte quante
Forse
guardate questa spoglia
Stagione
– di quiete nuda e
Di sola
quiete colma.
E quando
non più?
Forse
nel nulla ci sarà pace?
Quella
quieta senza luce?
E
lucciole di luce.
G. Nigretti da Derive d'orfeo 2013
martedì 2 settembre 2014
onda
Giuseppe Nigretti recita "L'ONDA" da Derive d'orfeo
2014 Giornata della poesia italo-marocchina
AMP, Fornace Carotta, Padova
AMP, Fornace Carotta, Padova
martedì 31 dicembre 2013
d'orfeo
Giuseppe Nigretti è tra gli autori selezionati (oltre 2.500 i partecipanti) nell’ambito di uno “tra i più importanti, se non il più rappresentativo, concorso per testi inediti in Italia”. L’editore Aletti, anche quest’anno, ha pubblicato le antologie che racchiudono gli autori selezionati e più rappresentativi, come elementi costitutivi de Il Paese della Poesia (Rocca Imperiale - Cosenza), un cenacolo, una comunità di autori e amanti del verso, che rinnova la propria vocazione poetica nei giorni del Festival Il Federiciano. Questa quinta edizione ha registrato l’adesione di Alejandro Jodorowsky e di Omar Pedrini.
D’ORFEO
Quando la guancia
nel molle
bianco
e la
diritta mano
affondano
e l’essere
stanco discende
in
un’altra deriva d’orfeo
è qui
che l’assenza in carne
riappare
come parvenza reale
è in
questo altrove naufragare
che
l’imago parola principia
l’indicibile
a squadernare.
G. Nigretti da Derive d'orfeo 2013
lunedì 9 settembre 2013
ultima
ASPETTANDOTI
Che cosa
noiosa è stare qui
ad aspettarti
e poi
sempre fra queste qui:
– di giorno
fanno le
farfalle e intorno svolazzano
– di notte
sono
tutta carne e mi ronzano accanto
e per di
più su questo lenzuolo bianco
l’unica
cosa che mi sanno fare è
bla bla bla
Sbrigati Donna!
Qui noi
siamo in un lungo tormento
e al
momento – per nostra sciagura
la
quaresima è per davvero lontana.
–
Ed è proprio
questo che mi assilla:
quando
arriverà – quella Ultima
non
vorrei che fosse ancora di vita
l’ennesima travestita
con ossi
falce e bionda mantella.
G. Nigretti da Derive d'orfeo 2013
domenica 11 agosto 2013
peccato
UNA DONNA
Nel
tramonto ancora alto
pallida
e di ori lucente
riappari
traballante
su le spalle
delle
genti tue di mare
nella
musica e nel segno
dei
carmine credenti.
Ma tu
non sai di essere
mia
memoria, sempre
morbida
di chi manca
in questa
ora divina
peccato
che tu sia
solo e
sempre
una
donna di cartapesta.
G. Nigretti da Derive d'orfeo 2013
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