COLPI di Mario Luzi
La potatura d’alberi rintocca
colpo su colpo di pennato. Il freddo
fa rilucere i tagli ancora vivi.
Tempo che l’uomo in là con gli anni dice:
sono com’ero in compagnia del fuoco
che avviva e rode la sostanza, veglio
su quel che brucia e quel ch’è fatto cenere,
tengo fede ai pensieri d’una volta.
Pure non è gran cosa, è men che poco.
Anni, ancora, che quanto viene offerto
sotto la specie del dolore
tarda a farsi vita vera.
Per anni e anni
la vita segue la vita
con la fedeltà che ha l’ombra
mentre scorre il fiume,
mentre il filo d’erba trema
tra pala e pala della falciatrice
e l’uomo appena uscito dalla prova
integro o privato del suo bene
solleva il capo fino al nuovo colpo.