d’unta chioma sorgi
sull’alba scompigliata
t’allarghi e laida incagli
il sole nascente e le stelle
a cespugli scagli arida
di seno ti spremi e
d’urina spegni la luna
di tramonto t’evacui
fumante di nebbia t’innalzi
e l’ombre vaganti inspiri
lubrica mondana
nuda coi ratti brulichi
in fogne abuliche carne
sull’acide scorie svetti
fra uteri e volti giacenti
raspi ululanti rospi
Notte
di vento sbatti
di vento sbatti
forte il piatto silenzio
cade: a pezzi di schegge
nel mattino sgoccia la notte.
G. Nigretti da Derive di notte 2009/10