FEBBRAIO AL CARMINE
gelido discende su fuliggini e santi
della muta navata nel divino buio
dei passi tardi croccia secco
lo scalpiccìo
nell’immenso vuoto d’ogni Dio
porto di pensieri e ceri creanza
di anni alla tua Donna
nera sembianza che inganna
speranze a ogni vuota stanza
d’amore – angeli trepidano
sulla cera di luce combusta
che di quiete odora nuda
uguale alla pelle sua
già di fumo voluta.
G. Nigretti da Derive d'inverno 2011/2012