“Oggi hanno un anno
in più / quei morti giorni che ci hanno / senza più nome sfogliato (forse / sarebbe
meglio dire strappato) / il cuore e i calendari”
GIÀ FREDDI FRA LE MANI
Così la
parola mia
scesa in
me parlava
in
quell’essere primo
di
questa nuova scena.
Ora dimmi
mia parola:
dove
sono quelle ore
morte su
i calendari di ieri?
forse
sono… ricordi
accadde
come a quello
stanco paia
di mocassini miei
ed anche
a gli scarni desideri
già
freddi fra le mani
che per
aria o nei rifiuti
li ha li
abbiamo
in un
solo fiato via gettati.
Ed anche
questo finirà
prima o
poi. Su di un foglio.
Uguale a quelli?
forse – senza
dubbio alcuno
fra
ottomila-e-settecentosessanta ore
anch’esso
lo butteremo in una buca
senza
voce e carne d’ombra alcuna.
G. Nigretti da Derive urbane 2012/2013