I VIVI MORTI
ci
stanno sempre appresso.
Chissà
se ascoltano
in ogni
ora d’aria lenta
un frùscio
di fievole voce
che sillaba
parole. Nel vuoto
d’amore chiama
amore
l’ombra da
ogni uscio
senza
scia esce fluendo
di luce ci
sfascia le ore
nel buio
come falena vivendo
i vivi morti
ci cadono addosso.
G. Nigretti da Derive d'inverno 2011/12
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