PELLE NERA
Era di legate giornate
già inverno
quando lei giunse e
mi fiutò da quel basso
bianco di scarno inferno
silenziosa
e ferma
fredda cercava
la muta calura mia
nelle ore di brina
a nuda pelle rimase
nuda e straniera
in quelle nodose serate
distesa a pelle nera
senza voce donare
dal nulla fragorosa
mi hai slegato.
Di venerdì mattina l’ho trovata
sul davanti stesa – come in
letargo
ed anche di lei ho pensato
che avrebbe preso il largo
leggera come quella nuvoletta
che nel sole fa la civetta
ma era di notte morta
la mia muta cavalletta.
G. Nigretti da Derive eretiche 2009