LETTERA22
G.Nigretti da Derive eretiche 2009
oh Padre! piedalato Messaggero dei tuoi
dei
fra ondose reti di notte vagavo. negli occhi suoi golosi. di badessa sguardi
ho rivisto svagati in voli bassi. Da quell’ignoto l’Angiolo giocante è caduto su
questa matrigna Stella suadente.
oh Padre!
piedalato Messaggero dei tuoi dei oggi da sphinge serena è tornata. il
fremente roseto infrange. e incanta e incarta da sirena padana. è pescatrice
come cortigiana. di giallo giuda giottesco vestita. e snuda lunghi pianti e baci calanti.
oh Padre! piedalato Messaggero dei tuoi
dei i verdetti tuoi frane mie sono. in sudate tane di cagne nane. E invano a sangue e ferro di cavalla talami
costello da zoppico vulcano. trafitto dai congiunti serpenti. in ogni prodigo
ritorno andato tra un dolore e un colore e un calore.
oh Padre! piedalato Messaggero dei tuoi
dei polyphemo di speranze dal Fato mutilato:
alle montane giumente nane. gioiose sotto le esili gambe dei piccoli
Messi. Oggi sottovetro spinti e lavati Angiolini
bendati al profugo Padano. come uno scrollato suino dal sacro focolare marino.
oh Padre! piedalato Messaggero dei tuoi
dei ricordi i verdi dolori su Lettera22 pestati. in quelle notti insonni quando
di verdalba lucente vestito flutti
zappavi ed io armato neptuno a frotte frutti
scovavamo insieme.
Ora la perla pescata è il figlio cioè
il foglio. di parola trovata, lavata, rasata, e riscritta. piena di labiali di
rabbia in gabbia con sabbia di stabbia. da vuoto Imbecille Parolaio.
ouh Padre! piedalato Messaggero dei tuoi
dei e t’ho pure alzato l’ara marina davanti:
Santi e Fanti e Grappe d’Oro e porto
sempre pianti e fiori e denari e lunghe cere alle tue Tombe e Madonne Nere.
E oggi a ponente dopo domani non
è ancora domani.
E domani l’ho rivista – invano: diva di divani nei suoi vani vani ispani.
E ieri la nuova poesia di deserto
deserto mi porterà di lei ogni granello.
Via.
G.Nigretti da Derive eretiche 2009
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