giovedì 31 dicembre 2020

se dormo



UNA NITIDA FIAMMA  di P. Valery


Una nitida fiamma abita in me,

la violenta vita vedo intera

al suo freddo bagliore: più non posso

amar soltanto se dormo i suoi gesti

di grazia, intrisi di luce. I miei giorni

di notte tornano a ridarmi gli sguardi. 


E dopo il primo sventurato sonno,

quando sparsa nel buio è la sventura 

stessa, tornano a vivermi, a darmi

degli occhi. E se poi la loro gioia

erompe, l’eco che mi sveglia un morto,

non altro ributtò sulla mia riva

di carne, e se il mio straniero riso impone, 

qual murmure di mare alla conchiglia 

vuota, al mio orecchio di dubbio, sul confine

d’un estremo stupore: se io sono

o fui, se veglio o dormo.

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