PARÌ
Padana memoria
e bagaglio a mano
di maceria lontana
porta il viandante
di latta
in parole tuttora di carta
d’ali infermo mi stendo
nell’andare molle del
fiume
sotto la Torre di
ferri e
sguardi e fiori
verdi… curvi
di ghisa che non respirammo
nel cunicolo grembo
di bitumi e fragori
strabico vago
fra parvenze morbide
d’antico sguardo
colme
e in questo stormire fermo
d’ombra innocua di derma
uguale a statua pallida
senza pena di carne
e lama
m’avvolgo
di Parì e dormo.
G. Nigretti da Derive urbane 2012/13
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