Inclinato t’attendo
come fronda a discese ventose
d’algide sponde ponti t’innalzo
a corse di marzo furia
di taciute emozioni in carne
come vanga ci ha scavato
un destino d’aria ricamato
immobile annoda
l’anima a perle e spini
verso in voragini giornate
a venti d’attese vertigini
gemiti un gitano sogno vano
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