Si è spenta all’età di 82 anni Christa Wolf, la più nota scrittrice in lingua tedesca, autrice di Cassandra, Medea, La città degli angeli e molti altri bellissimi romanzi. Una scrittura che da “Il cielo diviso” sino a “Che cosa resta” affianca la biografia, se ne nutre e da essa trae materia di riflessione oggettiva e di respiro universale. L’Ovest non le perdonò mai la sua pervicace fedeltà, malgrado tutto, a un’idea di società egualitaria, la sfiducia nelle magnifiche sorti e progressive del Mercato, quel suo aristocratico tenersi fuori dall’infatuazione edonistica e consumistica che seguì alla caduta del Muro. La resistenza nei suoi scritti a una globalizzazione che cancellava le identità dei popoli in nome di uno sviluppo senza progresso, e camuffava il suo volto brutale di mercificazione e assoggettamento delle persone sotto un’apparenza di benessere fittizio, tracollante come un castello di sabbia, perché senza radici nelle memorie, nelle tradizioni dei singoli popoli, nei tratti identificativi della condizione umana. Più attuale che mai il messaggio che la scrittrice berlinese ci ha lasciato, affidandolo alle sue opere.
da "gli Imboscati" - Quotidiano di informazione e approfondimento fatto da italiani che vivono all'estero.
Nessun commento:
Posta un commento