Il vino del solitario di Charles Boudelaire
Che vale lo sguardo stanco d’una bella donna
che scivola su di noi come bianco raggio
inviato dall’ondeggiante luna sul tremulo lago
bagnando la sua bellezza indifferente?
Che vale l’ultima borsa di scudi nelle mani di chi gioca?
Che vale un bacio libertino della magra Adelina?
Che valgono i suoni di una musica snervante e leziosa
come il lontano grido del dolore umano?
Nulla, proprio nulla di fronte al penetrante balsamo
che tu, ampia bottiglia, conservi nel tuo ventre
fecondo per il cuore assetato del pio poeta;
tu gli versi la speranza, la gioventù, la vita
e l’orgoglio anche, quel tesoro da straccioni, sì,
ma che ci fa trionfanti e simili agli Dei!
CONCERTO di Giuseppe Nigretti
Tutto solo discendo
cinque piani di scale
andando
giù adagio
attaccano
dal piano
gli
accordi dei sapori
e
di stoviglie e posate un’orchestra
s’intona sulle dipinte
tovaglie
con le note calde
delle pietanze
fra le sinfonie delle bevande
una musica si diffonde
attorno
allargando una viva melodia
nell’aria
andante ricolma di odori
un coro grande di alti
e piccini
da
ogni ingresso gorgheggia con brio
un concerto di persa armonia.
Fuori
l’assolo
del sole
a picco
stona