A SCORDATE DISTANZE
spesso flottante erra fermo
su percorsi musicali il pensiero
verso l’andante morgana al piano
forte nel vano madrigale ferma
mano afferra e come se fosse chioma
di liscia chimera ai versi l’arrovescia
e di sirena carne si spoglia
nel sovrano amore di carta
nel silenzio morbido del foglio
la brama liquefatta naufraga
lontana nella stanza intonata
di quiete sonante lievita e
con soavi armonie colora
le caste fragranze musicali
mentre colmo la dissonante distanza
con le rimette di queste mute stanze.
G. Nigretti da Sul deserto convesso 1994/2001
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