ALLE DURE RADICI
Sbattendo polpi sugli scogli
di fianco come vita scialba
sfugge spuma fra le onde
alle dure sponde insicure
ritornano le nuove madri
hanno molli i tatuati ventri
queste dimentiche figlie urlanti
a piccole birbe dei monelli figli
già velati fra le ali degli anziani
e come i gabbiani dalle mie mani
bramano molli le panze sbattute
fra l’essenze cadute – in fessure
di scogliera schivi granchi osano
la chiara linfa che spargo duro
come in questa molle donna
che d’agro porto già guadato
di notte vuoto e tagli appresta
in vene piene di bianchi abbagli
le giornate mie cucino e salo
nei vapori gli sfumati sogni
e di ieri le pescate speranze
nessun ventre oggi accoglie.
Sbattendo polpi sugli scogli
di fianco come vita scialba
sfugge spuma fra le onde
alle dure sponde insicure
ritornano le nuove madri
hanno molli i tatuati ventri
queste dimentiche figlie urlanti
a piccole birbe dei monelli figli
già velati fra le ali degli anziani
e come i gabbiani dalle mie mani
bramano molli le panze sbattute
fra l’essenze cadute – in fessure
di scogliera schivi granchi osano
la chiara linfa che spargo duro
come in questa molle donna
che d’agro porto già guadato
di notte vuoto e tagli appresta
in vene piene di bianchi abbagli
le giornate mie cucino e salo
nei vapori gli sfumati sogni
e di ieri le pescate speranze
nessun ventre oggi accoglie.
G. Nigretti da Derive amare 2004/05
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