FELICE MATTINO di G. Ferraboschi (La poesia è noiosa? E la vita?) a Giuseppe fare un pezzo di strada al mattino, per breve tratto per raccogliere i pensieri, per trovare le parole uscire dai sogni oscuri, già dimenticati (i rifiuti del giorno precedente già gettati nei cassonetti) a fianco delle vecchie magnolie sul marciapiede grigio quadrettato poi presto ritornare verso casa comprare il giornale (il mattino il manifesto) scambiare due parole sul tempo, salutare i vicini poi un caffè, al bar, da lucia ascoltando le prime notizie i rifiuti del giorno prima, i progetti (un breve sguardo sul rosa dell’odiata gazzetta dello sport) infine risalire, scrivere al terzo piano del palazzo là dove sono nato.
DI CARTA ora che tutto ti è stato detto “novo intatto sentier segnami, o Musa” – tu che qui già mi hai di carta aperto giorni pieni – di ombra senza più quel nome –: donami ora in verbo reale lungo la finale via albale a beltà di cielo con voce di mare il fulgore di salda terra d’amore. G. Nigretti da Derive di carta, 2015 DIALOGO SILENTE CON G. NIGRETTI ora che nulla mi è chiaro tu che mi hai divelto il cuore di carta (ma cartacarbone) e chiedi <verbo reale> e <beltà di cielo con voce di mare> io so darti solo amaro male: dentro mi abita e da fuori mi assale. Vorrei lasciarti un dono e <te messaggero> lasciarlo al mio sposo: sparire per sempre “nuovo intatto sentier segnami o Musa” per non lasciare traccia né a lui né ad alcuno che mi voglia cercare e che mai mi troverà _io inabissata io nel nulla sparita Marta Celio, 2019 “novo intatto sentier…” da Alla Musa di A. Manzoni
È L'AMORE di Jorge Luis Borges È l’amore. Dovrò nascondermi o fuggire. Crescono le mura delle sue carceri, come in un incubo atroce. La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l’unica. A cosa mi serviranno i miei talismani: l’esercizio delle lettere, la vaga erudizione, le gallerie della Biblioteca, le cose comuni, le abitudini, la notte intemporale, il sapore del sonno? Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo. È, lo so, l’amore: l’ansia e il sollievo di sentire la tua voce, l’attesa e la memoria, l’orrore di vivere nel tempo successivo. È l’amore con le sue mitologie, con le sue piccole magie inutili. C’è un angolo di strada dove non oso passare. Il nome di una donna mi denuncia. Mi fa male una donna in tutto il corpo.
Questo sito utilizza i cookie per facilitare la navigazione e per mostrarti servizi di terze parti. Se decidi di continuare la navigazione cliccando su OK o interagendo con questo sito, consideriamo che accetti il loro uso. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la Cookie Policy.COOKIE POLICYOK