GIORNI DI PAROLE
a pezzi di passato giacciono
nel biancastro pelago liquido
cercavano (un lemma di vita?)
in un fremito d’ali straniero
l’ultima voce di rosa sbiadita
è già secca come questa carta
bianca d’ossa nel sole pesante
di grassa maceria e vuote ore
la memoria su ci smena parole
di questo lèmure tempo
che a voragine ci aliena
l’anima?
– un venticello di parole morte.
G. Nigretti da Derive straniere 2011
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