mercoledì 30 gennaio 2013
lunedì 21 gennaio 2013
sabato 19 gennaio 2013
se il fango fosse un cielo
ALLO SPUNTAR DEL GIORNO di Galway Kinnel
Sul fango della riva, poco prima del tramonto,
dozzine di stelle di mare
strisciavano. Era come
se il fango fosse un cielo
ed enormi stelle imperfette
l’attraversassero così lentamente
come le vere stelle il firmamento.
All’improvviso si fermarono,
e, quasi che avessero soltanto
accresciuto la loro disposizione
alla gravità, affondarono
nel fango, svanirono giù
nel fango e giacquero immobili, e nel momento
che il rosa del tramonto le colpiva
erano così invisibili
come le stelle allo spuntar del giorno.
(da Mortal Acts, Mortal Words, 1980 – Traduzione di Stefano Bernardinelli)
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venerdì 11 gennaio 2013
per la bellissima
Mariangela Melato |
NEL SILENZIO DEGLI OCCHI
ieri ero spoglio
di questo foglio
nudo
di voce lo sguardo sfiorava
la lattea forma reale
dal taglio della tua maglia.
Il pelo tuo le mani bagnava.
Oggi di nerofumo la parola dipinge
la forma della voce tua su l’acqua
asciutta di questa pagina morta.
Nel silenzio degli occhi
da le oscure maree indifesi
vorrei udirti – come i densi corpi
nei dedali nudi dei tuoi fluidi pensieri.
G. Nigretti da Derive amate
G. Nigretti da Derive amate
martedì 8 gennaio 2013
naufragar m'è dolce
CHIESUOLA di Cristina Peri Rossi
Non conosce l’arte della navigazione
chi non ha vogato nel ventre
di una donna, remato in lei,
naufragato
e sopravvissuto in una delle sue spiagge.
(da Linguística general, 1979)
La chiesuola è una parte importante della nave, essendo la
colonnina che contiene la bussola e che quindi protegge lo strumento che
consente l’orientamento.
domenica 6 gennaio 2013
tumide gazzelle
frammento da FIUME STRABICO
...
Danza canta
e grappe d’oro senza spina
e senza lavarmi
in questa calda mattina
il caldo umore tuo
forte m’accoglie
e dolcemente porta
tutto miele della notte
di te – labbra de i miei sensi
pelle di umido furore
lingue di tumide gazzelle
carne di Eretico Amore.
...
martedì 1 gennaio 2013
quadretto per le feste
QUADRETTO DI NATALE
ed anche quest’anno discende
morbida
nella notte già spoglia
di gloria nel cielo per le strade
dalle case le fatue luci affonda
sovrana candida
e tutta sfoglia
da questo spurio amore la città
e le colline già nel buio stanche
e le morte stanze senza quiete
e voce intorno scolora da quel nome
e ombra – che al di là della memoria
dentro me rinasce –
e questa nebbia non discioglie.
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