NE L’ULTIMO PONENTE
si allontana l’orizzonte. Muto
dietro i colli è uno stelo
di spine – dal tardo cielo
la sera vaga a fredde rose
per le stanze aspre indugia
un tedio di ombre molli
lacere soglie frana, d’oblio
l’anima in uno stagno d’ore
sgronda a fogli di fioca voce
il sangue di spogli silenzi –
l’ultimo ponente tramonta
ne l’aria gelida dei fossi
una monotonia a petali rossi.
G. Nigretti da Derive d'inverno
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