PER-UN-PO’
Com’era tenue nell’attesa
[già tediosa]
dove incurva, oggi acuta,
respira, allunga e sale
verso l’alcova dimora urbana
[a ore]
quella salita già discesa:
– Dove passano veloci vagoni
colmi d’ombre vanno e
vengono da chi per-un-po’
di quella quiete attende.
– Dove di nera pelle e torpori
[a ore] per-un-po’
incarnano voce le straniere
in molli carni crude d’amore
[una mi disse: “fare bene amore”]
ed io, per-un-po’, di ore
in voce verde e bagliori
lungo quella lunghissima discesa
[già per gl’inferi?] scendevo
e tu salivi rapida, sempre pallida
barbara con la dura cavalla nera
per-un-po’
morgana muta è risalita ancora.
G. Nigretti da Derive Urbane 2012/13
G. Nigretti da Derive Urbane 2012/13