giovedì 25 luglio 2013

non so se

Giorgione, Gruppo di donne
Vittorio Sereni da Frammenti di una sconfitta

Tra il brusio di una folla
nel latrato del mare
tra gli ordini e i richiami
mancavo, morivo
sotto il peso delle armi.
Ed ecco stranamente simultanee
le ragazze di un tempo
tutte le mie ragazze tra loro per mano
in semicerchio incontro a me venire
non so se soccorrevoli od ostili.

giovedì 18 luglio 2013

flos carmeli

Flos Carmeli, vitis florigera, splendor coeli, Virgo puerpera, singularis.

Mater mitis, sed viri nescia, carmelitis esto propitia, stella maris.

Radix Iesse, germinans flosculum, hic adesse me tibi servulum patiaris.

Inter spinas quae crescis lilium, serva puras mentes fragilium, tutelaris!

Armatura fortis pugnantium, furunt bella tende praesidium scapularislo.

Per incerta prudens consilium, per adversa iuge solatium largiaris.

Mater dulcis, Carmeli domina, plebem tuam reple laetitia qua bearis.

Paradisi clavis et ianua, fac nos duci quo, Mater, coronaris. Amen

domenica 14 luglio 2013

sabato 13 luglio 2013

ed io non so chi va

G. Nigretti - La strada, 1980
La casa dei doganieri di E. Montale

Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t'attende dalla sera
in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all'avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s'addipana.

Ne tengo ancora un capo; ma s'allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell'oscurità.

Oh l'orizzonte in fuga, dove s'accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende...).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

lunedì 8 luglio 2013

unghie rosicchiate



A UNA FIGLIA NON NATA di Arvind Krishna Mehrotra

Se una poesia potesse farti
Esistere, ne scriverei una ora,
Riempiendone le stanze con più
Pelle e tessuti di quanti un corpo non abbia bisogno,
Riempiendone le righe di parole,
Ti darei persino le unghie rosicchiate

E gli occhi nocciola di tua madre,
Perché così mi parvero. La vidi
Una volta sola dal finestrino di un treno,
In un campo giallo. Indossava
Un abito di colore spento. Faceva freddo.
Credo che volesse dire qualcosa.

domenica 7 luglio 2013

ancora volare


PER UN GIORNO ANCORA

Due euro a piccole mani d’oriente
e sprizzo purpureo infiamma
d’attimi un buio pesto.

Spire rovisto fra lingue
d’opale sbavano sirene
ferali a gesto nuziale.

Spire aspiro in cavità labiali
sillabo memorie scavo fondali
tracimano frastuoni e frammenti
per un giorno ancora remo pensieri

ne l’eremo trasparente una stella punge
la scrittura del vivere nella notte del giorno.
Dove non camminiamo è ancora volare.

G. Nigretti da Derive eretiche 2009

giovedì 4 luglio 2013

non c'è


MA SE IL TRAMONTO di Attilio Bertolucci

Ma se il tramonto dura sulle cime
degli alberi che chiudono la pianura
soffocata da brume estive, il cielo
è una leggera arida spoglia inerte.

Eterno giorno, che cos’è la morte
quando sui visi radianti si posa
la maschera lucente
del tramonto lentissimo di luglio?

Non c’è memoria più, non c’è speranza
nel transito fatale del tempo.

domenica 23 giugno 2013

straniero

«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti»
Cesare Pavese


... E s’alza d’esilio una nebbia accanto / a l’essere mio non affonda radici / in quel che sono vago straniero.
G. Nigretti da È domenica, Derive straniere 2011

mercoledì 19 giugno 2013

lampo

G. Nigretti - Acqurello su spartito musicale del 1871
da LAMPO di Simone Weil
Nasceranno il lampo e le ginocchia chine,
L'ombra, l'urto alle svolte della miniera;
Nasceranno le mani, i duri metalli rotti,
Il ferro morso nell'urlo della macchina.
...
Nasceranno i mari, l'ondeggiante barca,
Il colpo di remo e i fuochi della notte;
Nasceranno i campi, il giavellotto lanciato;
Nasceranno le sere, stella che a stella segue
...
Il mondo è nato, fallo durare, vento, nel tuo soffio
...
M'era nato in uno squarcio
di pallido cielo verde tra le nubi.

"La mia conclusione è che non bisogna fuggire l'amore, ma che non bisogna cercarlo" S. W.

martedì 18 giugno 2013

di caffè




IL GIORNO RITORNA

e gesti eguali si rifanno
a l’alba ne l’ombra fredda
l’acqua sgocciola lenta
la cucina di caffè quieta
odora le stanche spoglie
di ieri

il giorno avanza
un cielo di biacca raggela
a pioggia battente le ore
nella risacca le memorie
fluttuano il muto cenere
da ogni fuoco spento
ai bordi di andate strade
risento le orme discese
in ogni notte d’asfalto
nel tempo che sfuma
fra questi murmuri di scrittura
bevo di silenzio un caffè amaro.

G. Nigretti da Derive quiete 2010/11

lunedì 17 giugno 2013

testa mento

G. Nigretti - Imago Mundi


TESTAMENTO di Salvatore Toma

Quando sarò morto
che non vi venga in mente
di mettere manifesti:
morto serenamente
o dopo lunga sofferenza
o peggio ancora in grazia di dio.
Io sono morto
per la vostra presenza

domenica 16 giugno 2013

dietro i vetri

G. Nigretti - Imago Mundi

ALBARO di Giorgio Caproni

Se al crepuscolo, almeno,
ci fosse, dietro i vetri, il mare…
Amore…
Tremore
in trasparenza…
Se almeno
questo fosse il rumore
del mare…
Non
lo sopporto più il rumore
della storia…
Vento
afono…
Glissando…
Sparire
come il giorno che muore
dietro i vetri…
Il mare…
Il mare in luogo della storia…
Oh, amore.

sabato 15 giugno 2013

per Fabia


FIREWORK  di Katy Perry


Ti sei mai sentito come una busta di plastica trasportata
dal vento, che vuole ricominciare tutto da capo?
Ti sei mai sentito sottile come un foglio di carta,
e come un castello di carte, ad un soffio dal cadere?

Ti sei mai sentito già sepolto in profondità?
delle urla a tre metri sotto terra che nessuno sente
Sai che c’è ancora una possibilità per te?
Perché c’è ancora una scintilla in te

Devi solo dar fuoco, la luce, e lasciarla splendere
Fai tua la notte come il quattro di luglio

Perché tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, mostra a tutti il tuo valore
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Mentre ti lanci nel cielo

Tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, lascia bruciare i tuoi colori
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Li lascerai cadere giù

Non ti devi sentire come se non valessi niente
Sei originale, non puoi essere rimpiazzato
Se solo sapessi ciò che riserva il futuro
Dopo un uragano c'è un arcobaleno

Forse è colpa tua se tutte le porte sono chiuse
quindi potresti aprirne una che ti porterà alla strada giusta
Come un lampo di luce, il tuo cuore soffierà
E quando è il momento, lo saprai

Devi solo dar fuoco, la luce, e lasciarla splendere
Fai tua la notte come il quattro di luglio

Perché tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, mostra a tutti il tuo valore
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Mentre ti lanci nel cielo

Tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, lascia bruciare i tuoi colori
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Li lascerai cadere giù

Boom, boom, boom
Anche più luminoso della luna
Ed è sempre stato dentro di te
Ed ora è il momento di lasciarlo uscire

Devi solo dar fuoco, la luce, e lasciarla splendere
Fai tua la notte come il quattro di luglio

Perché tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, mostra a tutti il tuo valore
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Mentre ti lanci nel cielo

Tesoro sei un fuoco d’artificio
Su, lascia bruciare i tuoi colori
Fa loro esclamare Oh, oh, oh
Li lascerai cadere giù
Boom Boom Boom
Anche più luminoso della luna