giovedì 5 aprile 2012

Rime e Lime

Erato, musa della poesia d'amore
SCHERZO di G. Leopardi

Quando fanciullo io venni
A pormi con le Muse in disciplina
L'una di quelle mi pigliò per mano;
E poi tutto quel giorno
La mi condusse intorno
A veder l'officina.
Mostrommi a parte a parte
Gli strumenti dell'arte,
E i servigi diversi
A che ciascun di loro
S'adopra nel lavoro
Delle prose e de' versi.
Io mirava, e chiedea:
Musa, la lima ov'è? Disse la Dea:
La lima è consumata; or facciam senza.
Ed io, ma di rifarla
Non vi cal, soggiungea, quand'ella è stanca?
Rispose: hassi a rifar, ma il tempo manca.

ricevuta da G. Ferraboschi

domenica 1 aprile 2012

Siate la polpa rossa dell'anguria


Alfonso Gatto
Torneranno le sere - A. Gatto

Torneranno le sere a intepidire
nell’azzurro le piazze, ai bianchi muri
la luna in alto s’alzerà dal mare
e nella piena dei giardini il vento
fitto di case, d’alberi, di stelle
passerà per la grande aria serena.
Torneranno nel sogno anche le voci
delle famiglie illuminate a cena,
la rapida ebrietà del loro riso.


O finestrelle, pozzi, logge, vetri
affacciati alla vita, allo spiraglio
delle fresche delizie e dei rimpianti,
o luna nuova sulla mia memoria,
tornate ad albeggiare con quel canto
di parole perdute, con quei suoni
struggenti, con quei baci morsi al buio.
Siate la polpa rossa dell’anguria
spaccata in mezzo alla tovaglia bianca.

sabato 31 marzo 2012

nulla resta

NULLA RESTA


Come quando fuori mare piove
a lune oscure e burrascose
i marinai dalle alte ali traballanti
fra foche nane e un secco pescecane
salpano sulle onde marose le reti vorticose
dal nulla strappate nelle attese speranze
a sposate notti senza salse stelle

O come quelli approdati
a le taverne del giorno dopo
naufraghi dalle ali arse spezzate
di vita barcollanti giocatori tra fumi
e odori ne l’ultima partita si attendono
seri la carta che a sorte di donna ricami
un esile sorriso ne l’amara sera

O come sotto il bianco cocente
svogliato sole nel mattino voglioso
veloce e vacillante verso l’arioso campo rosso
scanso bisognoso il ghiaioso fosso
e per terra cado

e in cor lo sguardo s’annega
nel polveroso prato di color seccato zerbino
ai piedi del Divino son seccate farfalle ortiche e spighe
solo è rimasto un rosso fiore
scampato in attesa de la sera di lunghe attese
setose mani e poi colme di nera pece ammantate

Giuseppe Nigretti

domenica 25 marzo 2012

Antonio Tabucchi: andando dietro l'ombra il tempo invecchia in fretta

E’ morto a Lisbona Antonio Tabucchi, il maggior conoscitore, critico e traduttore dell’opera dello scrittore Fernando Pessoa dal quale ha attinto i concetti della saudade, della finzione e degli eteronimi.
Tabucchi era nato a Pisa, il 24 settembre 1943 ed è morto a Lisbona oggi, 25 marzo 2012.
Tabucchi era il maggior conoscitore dell’opera di Pessoa fin dagli anni sessanta, del quale era un estimatore. Lo aveva conosciuto alla Sorbona, e ne era rimasto affascinato al punto tale che, tornato in Italia, aveva frequentato un corso di lingua portoghese per conoscere meglio l’opera del poeta portoghese
I suoi libri e saggi sono stati tradotti in 18 paesi, compreso il Giappone. Con María José de Lancastre, sua moglie, ha tradotto in italiano la maggior parte delle opere di Fernando Pessoa, ha scritto un libro di saggi e una commedia teatrale su questo grande scrittore.
Ha ottenuto il premio francese “Médicis étranger” per Notturno indiano e il premio Campiello e per Sostiene Pereira. Tabucchi è morto a seguito di una lunga malattia.
Considerato come uno dei più grandi scrittori italiani contemporanei, Tabucchi ha scritto romanzi di grande successo come, tra gli altri, ”Notturno indiano” e "Il tempo invecchia in fretta"

mercoledì 21 marzo 2012

Primavera di Emily Dickinson

Botticelli, La Primavera

Non so incontrare la Primavera
- con distacco
- Sento l'antico desiderio
- Un'Urgenza a un protrarsi,
mescolata,
Una Licenza d'esser bella
- Una Competizione nei miei sensi
Con qualcosa, nascosta in Lei
- E quando svanisce,
il Rimorso
Di non aver visto di più di Lei -

venerdì 16 marzo 2012

CARMELO BENE

Dieci anni fa moriva Carmelo Bene (Campi Salentina (Le) 1937 – Roma 16 marzo 2002)
In un momento di Dino Campana per Sibilla Aleramo

X PINNI

Caravaggio, Conversione di S. Paolo
"... prima si trattava per lo più di suggestioni verbali, nell'eco delle parole... mentre adesso, dopo la grande illuminazione dell'8 marzo - oserei dire una vera e propria 'conversione' ..."

El Greco, Pentecoste

"... perché al di là della lingua capiranno ... suoni e assonanze... Perché Arianna, il gesto vocale, percorre ogni lingua del mondo, ed è da Lei che nascerà la Pentecoste."  G. F.

sabato 10 marzo 2012

Kseniya Simonova

El sonido va acompañando a las imágenes.-
Kseniya Simonova fue la ganadora de la Edición Ucraniana de "Tienes Talento".-
En la final, en vivo y directo representó - con sus dedos en una superficie de arena iluminada desde abajo - a la invasión alemana a Ucrania durante la II Guerra Mundial.-
ricevuto da Luisa Rado

venerdì 9 marzo 2012

giovedì 8 marzo 2012

DONNE LONTANE

DONNE LONTANE


Ogni giorno perdo il tempo
dove cerco di raggiungermi
l’anima nei fogli s’arrotola
e sfugge
nei vostri sguardi fa desiderio
come di pagana follia a incanto d’eroi

e ti penso
e vi penso care donne lontane
a parole le sillabe mi baciate
a luna serale mi ammaliate
nel giardino della notte a delizie
di grembo non siete e declino
su le tue labbra di rosso rossetto
miraggi di un altro vano mattino
DUKHA Danza il dolore. KALAKSHETRA (Madras)
ripresa video di Nicola Licciardello

mercoledì 7 marzo 2012

Lavá tu cara che


Estimado Poeta,
disfrutar un tango bajo el amparo de la noche, alrededor de los amigos, envueltos en la certidumbre de la esperanza, cuando cada detalle del tango nos cuenta su alegría con sus entonces donde todo instante conjunta: movimiento, pasión y canto, que nos invitan a conocer otros caminos.
Así que mi querido amigo a darle al tango que la vida es corta y a la noche hay que soltarla tan recio como para abrazarla eternamente.
HERNÁN LEON VELASCO - MEXICO