domenica 29 gennaio 2012

SILENZI - Emily Dickinson

Emily Dickinson

Had I not seen the Sun
I could have borne the shade
But Light a newer Wilderness
My Wilderness has made -


Se non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra -
Ma la luce ha reso il mio Deserto
ancora più selvaggio





dedicata da Tiziana



sabato 21 gennaio 2012

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO


Eugenio Montale legge Spesso il male di vivere ho incontrato. Commento critico di Luca Gervasutti


lunedì 16 gennaio 2012

POETICS e ...

Studio di Silvio De Campo & Renata Galiazzo
POETICS e ...

a cura di Alessandro Cabianca - Gruppo 90 e Pronto Intervento Poetico
Padova, Galleria Samonà  - 15 gennaio 2012

Letture di Nigretti
Intermezzo di R. Lucchiari - I morti vivi di G. Nigretti

I MORTI VIVI

ci stanno sempre appresso
chissà se ascoltano
in ogni ora d’aria lenta
un fruscio di voce fievole

sillaba parole nel vuoto
d’amore chiama amore
l’ombra da ogni uscio
esce fluendo senza scia
di luce la vita sfascia

come falena vivendo nel buio
i morti vivi ci vengono addosso




INTERMEZZO

Non trovo nel sottoscala la banderuola
l’orizzonte degli orizzonti di questo blu
incassato tra le adulte case di periferia
che accenda d’inesausti arazzi le stanze della musica.
Senza copione si dispera il lotofago tempo.
Nel teatro della memoria mi aggrappo a chi sento vivo
tra una folla sterminata di morti.

Se non potrò ritornare per la strada buia
a riveder le stelle, le radici storiche degli incantamenti
lasciate almeno che il grano s’accumuli sull’aia.
Il tino non era sfondato: potrò vendemmiare
questo tempo distratto. Il tramonto era tutto d’oro
tre volte glorioso e santo e i vecchi soffiavano
sulle ceneri delle generazioni.
Eccomi pronto in abito scuro per nozze e tribunali.

L’inverno ormai ringhia alle porte: ci preceda
la città dei morti con le sue coraggiose insegne.
Non è troppo tardi per le fiaccole sopra il moggio
sebbene ai figli e alle chiassose serate tra amici
abbiamo preferito il silenzioso bisbigliare degli angeli.
Anche di noi, foglie secche, rimarrà un eco poco credibile
che il vento disperde sotto i frettolosi passi.

Fatemi entrare nell’Arca per cui le api sciamano.
E’ tempo che la cenere si tramuti in cipria.
E’ tempo che l’amorosa astuzia s’intrecci
con la spiga d’oro.
Lasciate pure che il folle scirocco agiti
le lunghe tende del melanconico salotto:
la tua capretta ha fame e sete del mio sale e zolfo.

(da: Renzo Lucchiari, Farfalle, Ed. Il Torchio, Padova 2010, pp. 18-19)







IL PAESE DELLA POESIA

FERLINGHETTI E IL FEDERICIANO

Servizio TG3 RAI sul Concorso Internazionale di Poesia Il Federiciano (3°edizione) che dà vita all'unico Paese della Poesia in Italia, Rocca Imperiale. Manifestazione ideata dall'editore Giuseppe Aletti.

Rocca Imperiale, il Paese della Poesia, si arrichisce di un testo poetico di Lawrence Ferlinghetti, tradotto da Giada Diano. Nel video l'intervento di Ferlinghetti, in compagnia di Giada Diano, che dialoga con l'editore Giuseppe Aletti e Caterina Trombetti. La stele poetica è stata svelata sabato 10 dicembre 2011.

L'ULTIMO SALUTO ALLA POETESSA NIGRETTI

Lazzate piange la poetessa Irma Nigretti, scomparsa dopo un lungo periodo di malattia





lunedì 9 gennaio 2012

LA PAROLA ...


Il grande poeta confessa che la parola in realtà è impotente, poiché la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, lo avvicina soltanto


giovedì 5 gennaio 2012

OSIP MANDEL'ŠTAM - Neve

Osip Mandel'štam nel 1938, poco prima della sua morte
ricevuta da Luisa Rado

Neve

La neve è fredda per la rosa:
a Sevan mezzo metro di neve...
Il pescatore di montagna ha preso
l'azzurra slitta decorata,
musi baffuti di sazie trote
montano una guardia poliziesca
sul fondale di calce.
E a Erivan e a Ecmiadzin
l'immensa montagna ha bevuto
tutta l'aria.
Poterla sedurre con un'ocarina
o con un piffero addomesticarla
perchè la neve si sciolga nella bocca!
Nevi, nevi, nevi
sulla carta di riso.
La montagna scivola
verso le mie labbra.
Ho freddo. Sono felice.

Osip Mandel'stam, Armenia 1930

sabato 31 dicembre 2011

QUEL CHE RESTA ...

L’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’Associazione Shunyata presenta la mostra “Padova, un fiume di poesia – Volti, voci, libri. La poesia performativa dal 1988 al 2010” con fotografie e documenti di Nicola Licciardello.
L’esposizione rappresenta la testimonianza dell’impegno civile di una serie di poeti e dei gruppi artistici cittadini nei confronti degli eventi che caratterizzarono un preciso momento della nostra storia, tra la fine degli anni Ottanta e il primo decennio del Duemila.
L’originalità della mostra consiste nella rappresentazione dei tanti “attori sociali” che allora presero parte alle performances e alle azioni poetiche da cui scaturirono le tracce che disegnarono un percorso comune a varie associazioni presenti a Padova - Shunyata, Gruppo 90, P.I.P. (Pronto Intervento Poetico) e Inverso – quali rami e affluenti del grande “fiume di poesia” che attraversò la città del Santo.
23 giugno - 24 luglio 2011 - Centro Culturale Altinate
Interverranno: Flor Aristimuño, Marialaura Bertolini, Erica Boschiero (“poesia in musica”), Ferruccio Brugnaro, Alessandro Cabianca, Luisa Contarello, Stefano Dal Bianco, Silvio De Campo, Rita degli Esposti, Silvia Favaretto, Giuseppe Ferraboschi, Fernanda Ferraresso, Giovanna Frene, Renata Galiazzo, Fabia Ghenzovich, John Gian, Francesco Giusti, Lucia Guidorizzi, Louise Landes Levi, Anna Lombardo, Renzo Lucchiari, Salah Mahameed, Francesco Manna, Fernando Marchiori, Patrizia Mazzonetto, Riccardo Misto, Beppe Mosconi, Marco Munaro, Roberto Segala Negrini, Giuseppe Nigretti, Armando Pajalich, Giuliana Piovesan, Floriana Rigo, Alberto Rizzi, Maurizia Rossella, Mariuccia Rostellato, Francesco Spagna, Nuccia Spagnolo, Carla Stella, Harumi Tsuchyia, Clara Vajtho, Julian Zhara, Silvia Zoico.
Saliva di notte

scura di luna
saliva foriera
da nera chimera
saliva di sera
de drio al Santo
saliva de rana
un falso canto
saliva di baci
sfiorava le dita
saliva di notte
su i seni profani
saliva a gli occhi
correva le gote
saliva a gocce
dal monte al mare
saliva di morte
a suole chiodate
su le sacre rose
su le pie margherite
saliva scendeva
su le scolpite ferite
saliva fradicia saliva

venerdì 30 dicembre 2011

ALMANYA - finale

“Una volta un saggio alla domanda “Chi o cosa siamo noi?” rispose così: siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi, di tutto quello che ci è stato fatto, siamo ogni persona, ogni cosa la cui esistenza ci abbia influenzato o con la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti!”

martedì 27 dicembre 2011

DERIVE

E' stata appena pubblicata l'antologia Poetica "Il Federiciano 2011" di Aletti Editore. All'interno dell'opera, è presente anche la poesia finalista "Derive" di Giuseppe Nigretti
L'Antologia nasce dal Concorso Internazionale di Poesia Inedita "Il Federiciano", che quest'anno è alla sua terza edizione. Con esso si sviluppa anche il progetto di un'ideale 'Paese della Poesia', a oggi unico in Italia, realizzato a Rocca Imperiale in provincia di Cosenza. Qui ogni anno sono poste delle stele poetiche a decorazione delle mura esterne di alcune abitazioni.
Quest’anno sono state aggiunte quelle di Lawrence Ferlinghetti, Mario Luzi, Manlio Sgalambro, Maria Luisa Spaziani a quelle di Alda Merini e di Dacia Maraini, che hanno donato i loro versi alla manifestazione.
Federico II fu il primo fautore di un movimento poetico in Italia cioè la Scuola Siciliana. Presso la corte dell'epoca, declamare versi era cosa quotidiana, lo stesso Federico II e suo figlio Re Enzo se ne dilettavano. Ed è così che la Piazza dei Poeti Federiciani simboleggia oggi il legame tra i poeti federiciani del 1200 e quelli del terzo millennio, affinché poesie del passato e del presente possano incontrarsi in un paese dove spiccano il blu del mare, il giallo dei limoni e il verde dei campi, godibili dall’antico castello Federiciano. Sono pure i colori scelti per identificare i tre volumi antologici e gli stati emozionali da cui sono derivate le liriche pubblicate.
Derive


Ne le onde attendi promesse
d’amore notturno maree ti cullano
dal fondo come naufraga vela

il tuo cuore afferra e vola vola vola
oltre la siepe de le sue risacche
fra le stelle secche ne la notte muta

nudo t’aspetterò nuotando piano
fra gli orti arati da le tue lacrime
colme d’albe su giorni sparsi

m’ondeggiano versi in derive immobili
scrutano l’est coi miei occhi recisi
cercano approdo fra irose nuvole rosa
nel vermiglio cielo de i miei passi
stendo ancora la tua assenza d’amare

venerdì 23 dicembre 2011

ISOLA D'AMORE

E' stata appena pubblicata l'antologia poetica "Sotto l'albero delle mele" di Aletti Editore. All'interno dell'opera è presente anche la poesia "Isola d'amore" di G. Nigretti.

In questo volume, che nasce dalla prima edizione del concorso “Sotto l’albero delle mele”, uomini e donne si pongono gli uni di fronte alle altre, ed entrambi approfondiscono la conoscenza reciproca. Sotto un ideale albero delle mele, ognuno coglie il frutto da consegnare all’altro: il libro, infatti, è diviso in «Sezione Adamo: Poesie sulle donne, scritte dagli uomini» e in «Sezione Eva: Poesie sugli uomini, scritte dalle donne».


Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso  dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta» Genesi, 2:23


 “Dio creò l’uomo e, trovando che non era abbastanza solo, gli diede una compagna perché sentisse più acutamente la sua solitudine” Paul Valéry, Tal quale, 1941/43


Una donna intelligente ha milioni di nemici: tutti gli uomini stupidi” Marie von Ebner-Eschenbach, Aforismi, 1880
Isola d’amore

Ne l’ebbrezza bizzarra
sei l’isola delfina
e del desiderio l’icona divina

fra gli alati silenti
sei l’isola profonda
e del piacere il canto dell’onda

fra l’umide essenze
sei l’isola gemmata
e de l’incanto la notte iridata

ne l’aroma d’aurora
sei l’isola donzella
e de l’estasi la brezza di stella

come di fiamma un fiocco
dell’anima Tu sei il tocco
isola d'amore ne l'amare derive