giovedì 21 maggio 2015

l'odio è

Traducendo Brecht di Franco Fortini

Un grande temporale
per tutto il pomeriggio si è attorcigliato
sui tetti prima di rompere in lampi, acqua.
Fissavo versi di cemento e di vetro
dov'erano grida e piaghe murate e membra
anche di me, cui sopravvivo. Con cautela, guardando
ora i tegoli battagliati ora la pagina secca,
ascoltavo morire
la parola d'un poeta o mutarsi
in altra, non per noi più, voce. Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l'odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa.
Scrivi mi dico, odia
chi con dolcezza... >>

sabato 16 maggio 2015

primavera


SOTTO IL TETTO

di quel che sempre ci aspetta
non ci rendiamo conto mai
quando nel viavai, di noi fermi
sul monte di ablativi stava il cielo
ed il vento all’aria disse: “perdona
loro, perché non sanno quel che fanno
colle pie parole e senza carne vera

un vacuo di primavera crudo porta
un sorgivo eco d’amore su carta.

G. Nigretti da Derive di carta 2015