mercoledì 27 novembre 2013

27 novembre 2013 - game over

Game Over di G. Nigretti
IL CANDIDATO PER LA STRADA di Karmelo C. Iribarren

Distribuisce volantini
con la sua foto,
sorride,
promette,
stringe mani.
Nessuno crede
una parola,
ma fa lo stesso,
il cameraman continua
a filmare.
Una bambina si avvicina:
Guarda, mamma – dice –,
recitano.

domenica 24 novembre 2013

sotto il vuoto


E POI VANNO

E adunche girano intorno
E sembrano anche vibrare
Accanite – verso il foglio e
la mano – e poi vanno
Dell’ombra senza essenza
Sotto il vuoto divano:
Le falene nella sera inseguite.

Inutilmente son quelle ancora
Che luce a Dolle mendicavano.

G. Nigretti da Derive quotidiane 2013

giovedì 21 novembre 2013

come falena


I VIVI MORTI
 
ci stanno sempre appresso.
Chissà se ascoltano
in ogni ora d’aria lenta
un frùscio di fievole voce
che sillaba parole. Nel vuoto

d’amore chiama amore
l’ombra da ogni uscio
senza scia esce fluendo
di luce ci sfascia le ore

nel buio come falena vivendo
i vivi morti ci cadono addosso.

G. Nigretti da Derive d'inverno 2011/12

sabato 9 novembre 2013

nuda e




PELLE NERA



Era di legate giornate
già inverno
quando lei giunse e
 mi fiutò da quel basso
bianco di scarno inferno

  silenziosa e ferma
fredda cercava
la muta calura mia
nelle ore di brina

a nuda pelle rimase
nuda e straniera
in quelle nodose serate
distesa a pelle nera

senza voce donare
dal nulla fragorosa
mi hai slegato.

Di venerdì mattina l’ho trovata
sul davanti stesa – come in letargo
ed anche di lei ho pensato
che avrebbe preso il largo

leggera come quella nuvoletta
che nel sole fa la civetta
ma era di notte morta
la mia muta cavalletta.


G. Nigretti da Derive eretiche 2009

giovedì 7 novembre 2013

non più domani


L'AMORE DEI VECCHI di Giovanni Giudici

In una gloria di sole occidentale
Vaneggi, mente stanca:
Inseguito prodigio non s’adempie
Nell’aldiquà del fiore che s’imbianca

Ma tu, distanza, torna a ricolmarti
Tu a farti terra di questa ferma fuga
Mare di nuda promessa
Ai nostri balbettanti passi tardi

E tu, voce, rimani
Persuàdici – un poco, un poco ancora
Nostro non più domani,
Usignolo dell’aurora

sabato 2 novembre 2013

ossa


Giacomo Leopardi

PERCHÉ COME SE FOSSERO di Giovanni Giudici

Perché come se fossero
Vivi vestiamo i morti?
Quanto più casta e giusta
È la nudità dei corpi che li avvicina
Al loro finalmente disincarnarsi!
Ma noi li mascheriamo così copriamo le ossa
Troncate perché fingano la supinità della catarsi