domenica 26 agosto 2012

un attimo intero

Trani - il porto

UN PAESETTO DI MARE


C’è silenzio.
Un quasi silenzio intorno
sul precipizio del giorno
– sembrano quasi tutti morti
se non passasse un motorino:
una calma quasi domenicale –

è domenica! – il giorno del rito
e del buon appetito – ed è quasi
quieto il mare. I fiori sempre verdi
e le casette sono quasi tutte bianche
coi cognomi nomi e le numerazioni
bene in vista sul davanti. E le statue

di memoria con le bronzee fioriere.
Un paesetto di mare tutto marmi e
silenzio.
Qui ancora vengo per stare con voi
– ed è di già – per un attimo intero
domenica in questa via del cimitero.

G. Nigretti da Derive d'aria

martedì 21 agosto 2012

dell'esilio

Trani - il porto

frammenti da CITTA DELLA PIANURA - Giovanni Giudici

Qui sono giunto da un luogo dell'esilio,
perché un esilio sempre e in ogni luogo
è la vita dell'uomo e la sua attesa.

...
Aspetto te, serena voce
di chi m'incontrerà la prima volta,
voce di chi non mi conosce e spera
ravvisarmi fraterno, amico, fragile
arbusto di salvezza lungo il margine
costante di un abisso:

un giorno, un solo
giorno di tregua al mio respiro
...
E non so se questa sia l'estranea
città d'una licenza provvisoria
o dei giorni franati o dell'attesa
di rinascere.

sabato 18 agosto 2012

più del vero

MONOTONIA


Risuona una musica – su la riva
noiosa – si discioglie ne l’aria
di afa, disfatta su l’onda ritorna
di ombre monotona memoria

ancora di fuliggini e fracassi
ricadono i fuochi – artificiali
nei riflessi si ripetono
più del vero annoiano.

G. Nigretti da Derive d'aria

mercoledì 15 agosto 2012

la notte

Gravina di Puglia

A FONDO NOTTE


Tonfo
nel latteo mattino
cadde
un bianco gattino
nella cerea melma
si affannò
nella campagna nera lavagna
mille gialli lampioni – stelle
a puntoni la notte ci disegna
nelle pupille, fuochi lontani
guizzano icone nell’aria
nei nostri occhi gazzelle
di fuoco – si accende Giraldilla
a confine d’orizzonti sfavilla
nei tramonti passati si aggira
nel vento a scintille ardenti
risplende – fino a fondo notte
si affannò
nella cerea melma
un bianco gattino
cadde
nel latteo mattino
tonfo.

G. Nigretti da Derive eretiche

lunedì 6 agosto 2012

le mie radici

LE DURE RADICI


E sbatto polipi –
su gli scogli delle mie radici
schiume – come le nostre vite
pallide scivolano di fianco

su la proda pietrosa, incerte
dalle onde emergono madri.
Hanno molli i ventri tatuati.

(e urlano – dimentiche figlie
 i loro figli per piccole birbe
fra le ali dei vecchi gabbiani)

Fra le mie mani ammirano
le molli pance sbattute, e
le essenze candide cadute.

Granchi scuri di scogliera, timidi
saggiano la chiara linfa che spargo
in fessure – di questa vana moglie

chiusa – nel passato sugo d’agro
le notti condisce di vuoto e tagli
in vene piene – di bianchi abbagli

le mie giornate cucino e salo
nei vapori gli sfumati sogni
e le speranze pescate ieri
nessun ventre oggi accoglie.

G. Nigretti da Derive amare

giovedì 2 agosto 2012

inutile linguaggio

RICORDARSI DI ALLORA di Carlos Pujol

Ricordarsi di allora,
delle ferite che si conoscono a memoria,
aperte come labbra
che tacciono perché il tempo si vergogna
del suo inutile linguaggio.
Ma questa è la domanda:
con quale antico dolore dobbiamo pagare
il poco che sappiamo?

mercoledì 1 agosto 2012

in cucina assieme



STIAMOCENE UN PO’ IN CUCINA ASSIEME  di Osip Mandel’štam

Stiamocene un po' in cucina assieme;
l'aria è dolce di bianco cherosene;

un coltello tagliente e una pagnotta...
Se vuoi, prepara ben bene il fornello;

altrimenti raduna e intreccia corde:
prima dell'alba fa’ una grande sporta;

fuggiamo alla stazione, ad un binario
ove nessuno ci possa trovare.

(da Ottanta poesie - Traduzione di Nicola Crocetti)